Conoscenze richieste per l´accesso
Per l'accesso al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Ingegneria Edile - Architettura sono richieste ai candidati le seguenti capacità e conoscenze:
Capacità di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in lingua italiana.
Capacità di comprensione verbale: capacità di interpretare correttamente il significato di un testo o di una lezione, di effettuarne una sintesi per iscritto e di rispondere a quesiti basati sul suo contenuto.
Conoscenza di livello B1 di una delle seguenti lingue: inglese, tedesco, spagnolo, francese.
Capacità di individuare i dati di un problema e di utilizzarli per pervenire alla soluzione.
Capacità di dedurre il comportamento di un sistema semplice partendo dalle leggi fondamentali e dalle caratteristiche dei suoi componenti.
Capacità di collegare i risultati alle ipotesi che li determinano.
Conoscenza del ruolo logico di esempi e controesempi.
Capacità di distinguere tra condizione necessaria e sufficiente.
Capacità di distinguere tra definizione, teorema e dimostrazione.
Conoscenze scientifiche di base:
Matematica.
Aritmetica e algebra: proprietà e operazioni sui numeri (interi, razionali, reali); valore assoluto; potenze e radici, logaritmi ed esponenziali; calcolo letterale; polinomi (operazioni, decomposizione in fattori), equazioni e disequazioni algebriche di primo e secondo grado, sistemi di equazioni di primo grado.
Geometria: segmenti e angoli (loro misura e proprietà); rette e piani; luoghi geometrici notevoli; proprietà delle principali figure geometriche piane, proprietà delle principali figure geometriche solide.
Geometria analitica e funzioni: coordinate cartesiane; concetto di funzione; equazioni di rette e di semplici luoghi geometrici; grafici e proprietà delle funzioni elementari.
Trigonometria: grafici e proprietà delle funzioni trigonometriche; principali formule trigonometriche (addizione, sottrazione, duplicazione, bisezione), relazioni fra elementi di un triangolo.
Fisica e Chimica.
Conoscenza delle nozioni elementari sulle grandezze fisiche e sulla struttura della materia.
Disegno.
Capacità di leggere e rappresentare nelle tre proiezioni lo spazio.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il corso di studi per la laurea magistrale a ciclo unico quinquennale in Ingegneria Edile - Architettura rilascia, al compimento degli studi, un diploma di laurea magistrale riconosciuto dagli Stati membri della Comunità europea, come riportano le Gazzette Ufficiale dell'Unione Europea del 4-12-2003 (2003/C 294/02) e del 29-12-2004 (2004/C 322/02).
Il corso di studi per la laurea magistrale a ciclo unico quinquennale in Ingegneria Edile - Architettura U.E. ha la finalità di formare una figura di alta qualificazione professionale, capace di progettare opere nel campo dell'architettura e dell'urbanistica nonché di dirigere e verificare la completa e corretta esecuzione dell'opera ideata, con la padronanza delle metodologie e delle strumentazioni specifiche dell'ingegneria.
Su questa base il corso di laurea magistrale è strutturato in modo da garantire, nel rispetto delle direttive 85/384/CEE, 85/14/CEE, 86/17/CEE e relative raccomandazioni, una ripartizione equilibrata tra conoscenze teoriche e pratiche, con un curriculum che assume come elemento centrale l'architettura nei suoi vari aspetti e contenuti edilizi e urbanistici.
Obiettivo formativo di fondo è l'integrazione delle conoscenze nel campo dell'architettura e dell'urbanistica secondo una impostazione didattica tesa ad una preparazione che identifichi il progetto come processo di sintesi e momento fondamentale e qualificante del costruire.
La formazione è volta a fornire una cultura scientifico-tecnica che permetta di operare con competenza specifica e piena responsabilità nella progettazione alle varie scale architettoniche e urbanistiche e nel controllo qualificato della realizzazione.
Il corso di laurea si propone fondamentalmente di integrare le conoscenze nel campo dell'architettura e dell'urbanistica con quelle tipiche dell'ingegneria civile - edile, fornendo una formazione di livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificata in ambiti della progettazione, della costruzione e gestione del processo edilizio.
L'impostazione didattica tende a una preparazione che identifichi il progetto come processo di sintesi e momento fondamentale e qualificante del costruire, il laureato magistrale, oltre a possedere la padronanza delle metodologie e degli strumenti operativi necessari all'ideazione dell'opera, deve anche essere in grado di seguirne con competenza la completa e corretta esecuzione.
La struttura quinquennale, a ciclo unico, garantisce la rispondenza al comma 1 della sezione 8 relativa alla formazione dell'architetto. Il corso è strutturato in modo da garantire, nel rispetto delle sopra citate Direttive Europee, una ripartizione equilibrata tra conoscenze teoriche e pratiche, con un curriculum che assume come elemento centrale l'architettura nei suoi vari aspetti e contenuti, da quelli edilizi a quelli urbanistici, da quelli compositivi a quelli legati al restauro e alla rappresentazione.
La formazione è basata sull'acquisizione di una solida cultura scientifico - tecnica ben bilanciata da apporti storico - critici che permetta ai laureati magistrali di operare con competenza specifica e piena responsabilità nell'ambito delle attività caratterizzanti l'edilizia e l'architettura: programmazione, progettazione alle varie scale, controllo qualificato della realizzazione, conservazione del patrimonio edilizio.
Nel dettaglio il corso di studio si prefigge lo scopo di formare dei laureati magistrali che siano capaci di:
- utilizzare le conoscenze acquisite per analizzare, interpretare e risolvere, anche in modo innovativo, problemi progettuali dell'architettura, dell'edilizia e dell'urbanistica, di natura complessa o che richiedono un approccio interdisciplinare;
- progettare e controllare, con padronanza degli strumenti relativi alla fattibilità dell'opera ideata, le operazioni di modificazione dell'ambiente fisico (con piena conoscenza dei differenti aspetti funzionali, distributivi, formali, strutturali, tecnico - costruttivi, gestionali, economici e ambientali nonché con
- attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea);
- coordinare, ove necessario, altri specialisti e operatori nei campi dell'architettura, dell'ingegneria edile, dell'urbanistica e del restauro architettonico.
L'organizzazione della didattica mira quindi ad assicurare l'acquisizione di capacità creative e di professionalità legate alla realtà operativa, che si presuppone in continuo divenire.
Per questo motivo si possono prevedere itinerari didattici sperimentali (basati su contatti internazionali, stage professionali, ecc.) che risultino comunque equilibrati sotto il profilo umanistico e scientifico.
Il percorso è organizzato in otto ambiti culturali (detti aree), di seguito elencati, ai quali fanno capo i singoli insegnamenti impartiti:
1. Area della storia dell'architettura e dell'arte;
2. Area della rappresentazione e del rilievo;
3. Area della matematica e della fisica;
4. Area economica, giuridica e sociologica;
5. Area della progettazione architettonica e del restauro;
6. Area dell'urbanistica;
7. Area della produzione edilizia e delle tecnologie edilizie;
8. Area della progettazione e delle tecnologie delle strutture.
A questi si aggiungono il laboratorio progettuale finale e gli insegnamenti a scelta.
Questa struttura privilegia le aree culturali – multidisciplinari – rispetto ai tradizionali settori scientifico - disciplinari, ai quali vengono normalmente associati gli insegnamenti. In questo modo è la coerenza del percorso formativo globale che viene sottolineata piuttosto che la presenza di singoli ingredienti, ovvero gli insegnamenti.
È, infatti, alle aree e non ai singoli settori disciplinari che sono conferiti i crediti formativi; la successiva suddivisione all'interno di ogni singola area dei crediti fra i diversi insegnamenti è discrezionale e rappresenta la declinazione di un particolare progetto culturale.
L'offerta formativa del corso di studi è quindi articolata in:
a) attività formative di base, concentrate nel primo triennio salvo alcuni specifici approfondimenti collegati al laboratorio di sintesi previsto a conclusione del percorso formativo; le attività formative di base attengono agli approfondimenti relativi alla storia dell'architettura e dell'edilizia, agli strumenti e le forme della rappresentazione, agli aspetti teorico - scientifici oltre che metodologico - operativi della matematica e delle altre scienze di base;
b) attività formative caratterizzanti, relative agli aspetti teorico scientifici, oltre che metodologico - operativi, degli ambiti disciplinari caratterizzanti il corso di studio con particolare riferimento alle discipline dell'architettura e dell'urbanistica, dell'edilizia e ambiente confinato;
c) attività formative integrative, necessarie a raggiungere e a raccordare l'ambito disciplinare proprio dell'architettura e dell'ingegneria con la cultura scientifica, tecnica, umanistica, giuridica, economica e sociopolitica.
L'organizzazione didattica è articolata secondo un percorso formativo di tipo generalista, conformemente alla direttiva europea, e di durata quinquennale.
Essa è caratterizzata da lezioni, impartite in ciascun insegnamento per dare le conoscenze formative di base e generali, esercitazioni applicative, esercitazioni progettuali e laboratori progettuali (a frequenza obbligatoria certificata da apposito attestato), effettuati sotto la guida collegiale anche di più docenti, della medesima area disciplinare o di aree diverse, per accrescere negli allievi le capacità di analisi e di sintesi dei molteplici fattori che intervengono nella progettazione architettonica e urbanistica. Nell'ambito delle attività formative finalizzate allo sviluppo della tesi di laurea sono previsti seminari interdisciplinari (a frequenza obbligatoria certificata da apposito attestato) prescelti dallo studente in rapporto anche ai contenuti della tesi di laurea.
A livello di ogni singolo corso vengono precisate le ore di lezione e quelle per le esercitazioni che possono essere o applicative o progettuali, nell'ambito di un disegno formativo globale che vuole strettamente legate la teoria (intesa come sapere) e la pratica (intesa, a seconda delle circostanze, sia come un'applicazione della teoria a un preciso contesto sia come un esito progettuale dove l'allievo «prova a fare»).
Si assegnano infine ore riservate all'attività di laboratori progettuali, da intendere come atelier, luoghi dove, attraverso la sperimentazione diretta, si applicano i concetti appresi nei singoli ambiti in un contesto multidisciplinare quale tipicamente è quello progettuale.
Le attività di tirocinio completano e concretizzano il processo di formazione, tale possibilità consente alla componente studentesca di acquisire competenze professionali e di arricchire il proprio percorso di studi con esperienze reali e stimolanti.
Si tratta in conclusione di un curriculum universitario sviluppato secondo quella tradizione culturale italiana di assoluta eccellenza nell'ambito delle costruzioni.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il laureato deve conseguire nel percorso degli studi la capacità di raccogliere e interpretare i dati (normalmente nel proprio campo di studio) ritenuti utili a determinare giudizi autonomi, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi.
Obiettivo del percorso è quello di formare una sorta di catalizzatore del progetto che sappia comprendere e dirigere i vari specialisti.
Il percorso formativo permette, l'acquisizione delle seguenti abilità:
- padronanza delle metodologie architettoniche ed ingegneristiche di base per l'identificazione, lo studio, la risoluzione di problematiche progettuali;
- capacità di progettare, realizzare e collaudare opere di ingegneria civile;
- capacità di comprendere l'impatto delle opere di ingegneria civile nel contesto sociale e paesaggistico.
La laurea magistrale in Ingegneria Edile - Architettura può essere conferita a studenti che abbiano dimostrato di sapere elaborare progetti attraverso gli strumenti propri dell'architettura, avendo padronanza delle logiche relative alla qualità formale e alla fattibilità costruttiva dell'opera ideata, al suo inserimento nell'ambiente e alla rispondenza alle leggi e ai regolamenti, al controllo del processo edilizio e dei costi di realizzazione nelle operazioni di costruzione, trasformazione e modificazione dell'ambiente fisico.
Nello specifico lo studente deve dimostrare di essere in grado di applicare:
- il metodo scientifico e sperimentale come logica di pensiero e come principio di rigore della prassi operativa;
- i metodi e le tecniche a livello analitico e critico dell'opera architettonica, considerata nella sua realtà e nei suoi significati in relazione alle cause, ai programmi, all'uso, agli aspetti costruttivi ed esaminata nel suo contesto anche ai fini dell'intervento sul patrimonio preesistente e sull'ambito urbano.
- i metodi fondamentali di rappresentazione e le principali tecniche del linguaggio grafico e multimediali, le metodologie di rilievo architettonico e urbano, conseguenti tecniche di restituzione metrica, morfologica e tematica.
Inoltre, lo studente deve dimostrare:
- capacità operativa pienamente adeguate alla complessità dei contenuti propria del progetto di architettura;
- piena padronanza del processo progettuale in ogni sua fase, da quella di ideazione e impostazione generale, a quella di sviluppo esecutivo e di definizione del dettaglio;
- capacità progettuali dei piani urbanistici sotto il profilo formale, funzionale e socioeconomico, dotandoli dei relativi riferimenti normativi, e di interventi specifici a scala urbana, di nuovo impianto o di recupero, compresa la valutazione dei problemi attuativi o di impatto ambientale;
- piena padronanza delle tecnologie di produzione e lavorazione dei materiali: loro caratteristiche chimico-fisiche e di attitudine ai diversi impieghi;
- tecnologia dei componenti edilizi, studiati sotto i profili della loro progettazione, produzione con metodi industriali o artigianali, caratteristiche prestazionali e di qualità, attitudine a integrarsi in sistemi costruttivi complessi;
- padronanza delle tecniche di progettazione e organizzazione del cantiere, la progettazione e la gestione delle fasi e dei cicli di lavorazione, le tecniche di esecuzione dei sottosistemi tecnologici;
- capacità applicativa dei metodi di progettazione e dimensionamento delle strutture di nuova costruzione secondo le specifiche caratteristiche dei materiali impiegati (murature, cemento armato, acciaio, legno); dei metodi di consolidamento e di ristrutturazione statica dei fabbricati.
Ai fini della acquisizione della capacità di applicare conoscenza e comprensione, rivestono particolare significatività i laboratori progettuali previsti nel percorso formativo, durante i quali lo studente misura concretamente il proprio livello di acquisizione delle conoscenze e la sua capacità di applicarle.
Autonomia di giudizio (making judgements)
L'ingegnere – architetto deve acquisire la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi. Tale acquisizione assume importanza per la notevole incidenza culturale ed economica che hanno le applicazioni, basti pensare a come le architetture possono rappresentare l'espressione culturale ma anche economica di un determinato momento storico.
L'autonomia di giudizio deve portare a ponderare le scelte, anche perché la superficialità operativa può gravare su tutta la collettività.
L'autonomia di giudizio dei laureati si forma attraverso un esercizio costante che viene attuato in tutto il percorso degli studi che va ad analizzare e valutare le capacità di analisi critica delle conoscenze disponibili nell'ambito dell'architettura e dell'ingegneria.
Questa capacità viene acquisita attraverso esperienze legate alla realtà, nello specifico nelle attività di laboratorio (attività pratica svolta in parallelo alla formazione tradizionale) in cui gli studenti vengono chiamati a operare in contesti reali; a tale scopo si intende coinvolgere liberi professionisti, addetti di settore di enti pubblici e gli ordini professionali provinciali.
Nello specifico, al termine del corso di studio, il laureato è in grado di affrontare problematiche complesse sulla base delle seguenti linee guida:
a) raccolta e sistematizzazione dei dati basilari per l'analisi critica della problematica affrontata, anche attraverso la letteratura di settore, la manualistica, l'analisi del costruito;
b) interpretazione delle conoscenze acquisite al fine di giungere alla definizione ottimale della problematica;
c) in base alla sensibilità architettonica acquisita, oltre alla risoluzione delle problematiche architettonico – tecniche, capacità di ottemperare alle problematiche economiche, sociali e deontologiche.
Il laureato ha inoltre le competenze necessarie per:
- valutare la corrispondenza di un progetto alle esigenze espresse dai committenti, nel rispetto della normativa vigente e, se non esiste corrispondenza, capacità di fornire delle risposte congruenti e fattibili;
- valutare la corrispondenza tra scelte architettoniche, strutturale e tecnologiche sempre in base alle esigenze dei committenti e alle caratteristiche tipologiche, al fine di comprendere i "vantaggi", i "limiti" fra le molte scelte, per ridurre l'imperante discrezionalità dell'attuale società;
- collaborare efficacemente con tutti gli attori presenti nel processo edilizio a livello progettuale, realizzativo e gestionale.
La laurea magistrale in Ingegneria Edile - Architettura può essere conferita a studenti che:
- abbiano dimostrato la consapevolezza della necessità di sviluppare, nell'ambito della loro attività, un'attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea;
- abbiano dimostrato la capacità di applicare le loro conoscenze e abilità anche in ambiti più ampi rispetto a quello specifico dell'architettura e la capacità di dialogare con altri specialisti.
Le esercitazioni individuali e di gruppo previste nei programmi delle diverse discipline e, soprattutto, i laboratori progettuali assodati alle discipline introdotti nel percorso formativo consentono allo studente di applicare, in un contesto simulato, le conoscenze acquisite e di sviluppare una autonoma capacità progettuale in campo edilizio e urbanistico alle diverse scale, dagli studi preliminari fino a quelli esecutivi e di gestione dell'opera. Le ulteriori attività seminariali, visite di studio testimonianze, stage, esercitazioni progettuali sul territorio, consentono allo studente di confrontarsi con la complessità delle operazioni di costruzione, trasformazione e modificazione dell'ambiente fisico, derivandone lo sviluppo di una autonomia di analisi e giudizio, alla base di una indipendente capacità operativa professionale.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato deve sapere comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti.
L'abilità comunicativa deve essere chiara e priva di ambiguità in modo da potere dialogare con interlocutori specialisti e non specialisti.
Il corso di laurea deve poi fornire abilità comunicative utilizzando lo strumento grafico, considerato come il linguaggio di maggior diffusione, e lo strumento numerico. L'abilità comunicativa deve quindi essere intesa in senso assai ampio e tale da coprire anche tali ambiti.
Le abilità comunicative vengono acquisite dallo studente con riferimento a una triplice capacità di linguaggio:
quello tecnico – scientifico appreso in ambito disciplinare,
quello della redazione di documenti in forma matematica, lessicale e grafica, appresa nell'esercizio degli specifici insegnamenti
quello della comunicazione in almeno una lingua straniera (inglese, tedesco, spagnolo o francese) appreso mediante specifiche esperienze formative.
Considerato il riconoscimento del titolo di studio dagli Stati membri della Comunità Europea il laureato in Ingegneria Edile – Architettura è incoraggiato ad acquisire abilità comunicativa orale oltre che in inglese, anche in altre lingue della comunità europea quali lo spagnolo, il francese e il tedesco.
Nell'ambito del corso di laurea verranno programmate attività per le quali si prevede l'utilizzo di sistemi informatici e tecnologici.
La verifica della acquisizione da parte dello studente delle abilità comunicative interviene nel corso degli studi attraverso la valutazione di specifici elaborati richiesti da vari corsi e nell'attività del lavoro di tesi.
I laureati devono quindi essere in grado di comunicare in merito a comprensione, abilità e attività con i propri pari, con i superiori e con i committenti. La laurea magistrale in Ingegneria Edile – Architettura può essere conferita a studenti che:
abbiano dimostrato la capacità di utilizzare correttamente almeno una lingua straniera (inglese, tedesco, spagnolo o francese) oltre all'italiano;
abbiano dimostrato adeguate conoscenze rispetto all'uso degli strumenti informatici necessari nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
abbiano dimostrato la capacità di comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità i presupposti, i contenuti e gli esiti delle loro elaborazioni anche a interlocutori non specialisti.
Alla fine del ciclo di studi, attraverso le esercitazioni progettuali elaborate nei laboratori associati alle discipline lo studente deve essere in grado di applicare i metodi e le tecniche di comunicazione (manuale, digitale, elettronica, ecc.) del progetto edilizio ed urbanistico. In particolare, deve essere in grado di redigere gli elaborati di progetto scritti e grafici, richiesti dalle normative vigenti e relazionati alle diverse scale di intervento, nonché di comunicare efficacemente il progetto sia in forma grafica che orale pubblica, ad utenti/committenti, amministratori pubblici e tecnici anche mediante l'utilizzo di tecniche di simulazione informatizzata. In tal senso la prova finale costituisce il momento di approfondimento e di verifica delle capacità di analisi, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato deve sviluppare capacità di apprendimento che sono necessarie per intraprendere studi successivi in modo auto - diretto o autonomo.
Nel corso di studio vengono quindi fornite, le basi per porre in atto il necessario aggiornamento (tecnologico, normativo, ecc.) che viene richiesto ai laureati in Ingegneria Edile - Architettura.
L'ingegnere - architetto può proseguire la sua formazione partecipando a master o alle scuole di dottorato.
La laurea magistrale in Ingegneria Edile - Architettura può essere conferita a studenti che abbiano dimostrato quelle capacità di apprendimento e di elaborazione che garantiscono la possibilità di continuare a progredire, anche in modo autonomo, nello studio e nella pratica dell'architettura e dell'ingegneria.
La specificità del percorso formativo del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura consente allo studente l'acquisizione integrata del metodo scientifico e sperimentale come logica di pensiero e come principio di rigore nella prassi operativa, e dell'approccio "umanistico" e storico-critico come supporto indispensabile per operare nel campo dell'edilizia e dell'urbanistica. Alla fine del ciclo di studi, dunque, lo studente deve essere in grado di sviluppare autonomamente le ricerche e le analisi conseguenti alla redazione del progetto, riconoscere le problematiche aperte che richiedono approfondimenti e/o approcci interdisciplinari, riconoscere la necessità dell'apprendimento autonomo durante la vita professionale, anche in relazione alla naturale evoluzione dell'edilizia e dell'urbanistica e maturare la capacità di impegnarvisi.
Professioni e sbocchi occupazionali
Profili professionali e sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureatiProfilo: Architetto, Ingegnere Edile
Funzioni
Il CdS prepara alla professione di "Architetto" e di “Ingegnere edile”. In merito alla figura dell’architetto è conforme alla direttiva 85/384 CEE e della successiva raccomandazione del comitato consultivo CEE n. 3 del 13-14 marzo 1990 volta al riconoscimento della professione dell'architetto a livello europeo.
Il titolo di studio è riconosciuto seguendo le equipollenze europee. Il riconoscimento è regolamentato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. Per operare come libero professionista in Europa è necessario conseguire l’esame di stato dei singoli stati europei.
A conclusione del percorso di studio, il laureato nella LM4CU, dopo aver sostenuto e superato il relativo esame di stato, si può iscrivere:
- all'Albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, sezione A, per il settore dell'Architettura;
- all'Albo degli Ingegneri, sezione A, per il settore civile/ambientale.
In base alla convalida del titolo di studio riportata nelle Gazzette Europee, il laureato può sostenere gli esami di stato di Architetto di diversi Paesi Europei.
La formazione "generalista" offerta dal corso, integrando saperi e competenze di base a competenze specialistiche, assicura la creazione di una figura professionale flessibile, capace di adattarsi con facilità ai rapidi cambiamenti del mondo del lavoro e di interpretare le istanze del proprio tempo, coniugando tradizione e innovazione.
Il laureato del CdS può essere coinvolto a tutti i livelli della scala progettuale, dalla concezione dell’idea architettonica dell’opera edilizia e al suo sviluppo in chiave funzionale, alla caratterizzazione strutturale, tecnologica, impiantistica e ambientale del costruito, dal recupero e restauro degli edifici e degli ambienti storici alla pianificazione territoriale. È particolarmente predisposto all’integrazione delle sue competenze con quelle degli altri tecnici che si occupano della costruzione e della trasformazione delle città, dei territori e dei paesaggi. Possiede competenze relative alla gestione tecnico-manageriale di progetti e strutture professionali.
La figura professionale, inserendosi, in più contesti di lavoro, potrà quindi svolgere i seguenti compiti:
- Progettare edifici ed insediamenti complessi, gestendone la realizzazione in tutte le fasi operative, tecniche e procedurali (compresi i rapporti con i clienti, i fornitori e la pubblica amministrazione per i diversi profili di rispondenza alle norme);
- Rilevare, analizzare e valutare il patrimonio territoriale ed edilizio progettando la rigenerazione in tutti i suoi aspetti, compreso il restauro (architettonico, funzionale, strutturale e impiantistico) di edifici e complessi monumentali, nei limiti consentiti dalle norme vigenti in Italia e negli altri paesi europei;
- Riconoscere gli elementi storico-ambientali strutturanti il territorio ed elaborare progetti e piani di valorizzazione e tutela;
- Partecipare, anche coordinandolo, al lavoro di gruppi interdisciplinari per la realizzazione di progetti urbani complessi, con adeguata conoscenza non solo degli aspetti tecnici, ma anche di quelli di fattibilità economica e di compatibilità ambientale;
- Gestire e coordinare le fasi di ingegnerizzazione del progetto e le procedure tecnico-amministrative complesse necessarie per la sua attuazione;
- Operare il controllo della qualità architettonica e ambientale nei processi di trasformazione dell'ambiente costruito e del paesaggio, alle diverse scale.
- Dirigere cantieri per la realizzazione di costruzioni edili e di infrastrutture, e redigere ed applicare i piani relativi alla sicurezza;
- Assumere ruoli operativi e decisionali nell’ambito dell’organizzazione e della conduzione del cantiere edile (direzione lavori, direzione cantiere, coordinamento della sicurezza, ecc.);
- Assumere ruoli operativi e decisionali nell’ambito dell’organizzazione e gestione del patrimonio immobiliare.
Competenze
- la capacità di leggere ed interpretare la realtà costruita;
- la capacità di elaborazione del progetto a tutte le scale e per tutti i campi di applicazione stabiliti dalla legge;
- la capacità di renderlo esecutivo e realizzabile;
- la gestione ed il controllo del processo di realizzazione;
- la conoscenza della legislazione tecnica in materia;
- il controllo della qualità e il perseguimento della sicurezza;
- la capacità di trasmettere i saperi teorici e pratici propri del mestiere.
Sbocchi
I Laureati magistrali in Ingegneria Edile - Architettura potranno accedere all'esame di Stato per l'iscrizione all'albo degli Ingegneri e a quello degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e potranno svolgere liberamente la professione nei paesi dell'Unione Europea.
I principali sbocchi professionali prevedono, oltre alla libera professione, funzioni di elevata responsabilità in istituzioni ed enti pubblici e privati, in studi professionali e società di progettazione, operanti nei campi dell'architettura, dell'urbanistica, delle costruzioni, della manutenzione e conservazione del costruito.
In particolare, sono prevedibili sbocchi professionali nei seguenti campi:
• recupero e restauro del patrimonio edilizio storico minore e monumentale in rapporto alla tutela dei valori storico-culturali, al risanamento ed alla valorizzazione degli organismi edilizi, al ripristino degli elementi costruttivi e dei materiali;
• gestione, manutenzione e conservazione del costruito, con riferimento al patrimonio edilizio (nel settore civile) e a quello infrastrutturale (a scala urbana); progettazione ed esecuzione di nuovi organismi, con riguardo agli aspetti architettonici e strutturali, e con particolare riferimento all'integrazione tra qualità dell'opera, fattibilità costruttiva, innovazione tecnologica, risparmio energetico, problematiche procedurali, gestione dell'organismo;
• pianificazione e progettazione a scala urbana, in rapporto alle dinamiche di sviluppo e di trasformazione della struttura e dell'ambiente urbano.
Ingegneri edili e ambientali(2.2.1.6.1)
Categoria: Ingegneri civili e professioni assimilate
Classe: Ingegneri e professioni assimilate
Architetti(2.2.2.1.1)
Categoria: Architetti, pianificatori, paesaggisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio
Classe: Architetti, pianificatori, paesaggisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio
Pianificatori, paesaggisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio(2.2.2.1.2)
Categoria: Architetti, pianificatori, paesaggisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio
Classe: Architetti, pianificatori, paesaggisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio